Quest'anno, per evitare assembramenti, abbiamo rinunciato alla storica distribuzione delle primule nelle chiese. La primula rimane il simbolo della vita che nasce e rinasce nonostante le nostre paure, i nostri limiti, quest'anno persino nonostante la pandemia che ci ha travolti ma non annientati. Le richieste di aiuto al nostro centro, come si può facilmente immaginare, sono aumentate e prevediamo che aumenteranno, mentre gli aiuti tendono a diminuire drasticamente. Ci fidiamo della Provvidenza, che vediamo operare anche attraverso il CAV in tantissime situazioni in modi inaspettati e chiede a ognuno di noi di farsi Suo strumento. Chi può, dia con gioia, certo di essere ricompensato il centuplo nelle sue necessità anche più nascoste. Il nostro appello quest'anno è soprattutto a interessarsi ai temi della vita, trattati troppo superficialmente, sbrigativamente e orgogliosamente. Siamo a disposizione per chiarimenti, discussioni e approfondimenti. Questo appello vorrebbe raggiungere soprattutto i giovani, perché servono forze nuove formate sui temi etici e in grado di approfondirli e diffonderli con i nuovi mezzi di comunicazione. Con il termine "giovani" non escludiamo nessuno: si può e si dovrebbe essere sempre giovani nell'animo e amare la vita aiuta anche in questo. Buon lavoro per la vita a tutti!